Xilografia, Calcografia, Bulino e Acquaforte: tecniche e riconoscimento

Nel libro antico le immagini parlano quanto il testo. Capire xilografia, calcografia, bulino e acquaforte significa leggere secolo, area, tiratura e uso: segno, battuta di lastra, carta e inchiostrazione orientano attribuzione, completezza e valore storico, collezionistico ed economico.
Xilografia (stampa in rilievo)
Come si realizza. L’artista incide il legno asportando le parti bianche; le superfici rimaste in alto ricevono l’inchiostro e trasferiscono il segno.
Come si riconosce. Neri pieni e brillanti, segni leggermente “legnosi”, talvolta venatura visibile; margine dell’immagine piatto e uniforme perché la matrice lavora in rilievo. Nella xilografia su legno di testa (Ottocento) il tratto appare finissimo e fittamente incrociato.
Più preziose. Prime tirature ben inchiostrate, fogli con ampi margini, carte vergate di qualità sono ancora oggetti di grandissimo valore, come ad esempio opere di maestri come Dürer e Cranach.
Bulino (tecnica calcografica diretta)
Come si realizza. Punta d’acciaio che scava direttamente la lastra; controllo assoluto del segno e lucidità delle linee.
Come si riconosce. Tratto continuo e brillante, incroci regolari, curvature pulite, dettagli nitidi come ad esempio barbe e capelli nei ritratti; ombreggiature costruite con tratteggi disciplinati. La battuta di lastra conferma l’ambito calcografico.
Più preziose. Fogli di qualità museale di Dürer, Raimondi e scuola italiana cinquecentesca; tirature antiche su carte forti, stati precoci e provenienze illustri combinano valore storico, collezionistico ed economico.
Acquaforte (tecnica calcografica a morsura)
Come si realizza. Vernice protettiva sulla lastra, disegno a punta che scopre il metallo, immersione in acido che morde il segno; eventuali passaggi successivi approfondiscono i neri.
Come si riconosce. Linea più libera e vibrante rispetto al bulino, leggere sfrangiature ai punti di ingresso/uscita, varietà di spessori; con acquatinta compaiono campiture granulose per toni atmosferici. La battuta di lastra resta percepibile.
Più preziose. Stati precoci, prove avant-lettre, inchiostrazioni ricche e carte di pregio; Rembrandt e Callot offrono modelli di riferimento, insieme alle serie architettoniche e topografiche settecentesche.
Come valutarle:
Sono tre i fattori che devono essere considerati: stato e tiratura (stati antichi, prove d’artista, impressioni fresche), qualità del materiale (margini ampi, carte vergate o giapponesi, battuta netta nelle calcografie, neri pieni nelle xilografie) e provenienza (ex libris, collezioni storiche, passaggi in cataloghi autorevoli). L’allineamento di questi elementi sostiene valutazioni alte sul piano storico, collezionistico ed economico.
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